sabato 21 gennaio 2017

Bilinguismo: vantaggio o svantaggio?

In questo post vorrei parlarvi di un tema su cui si sono creati molti dibattiti ovvero i vantaggi e gli svantaggi legati all'essere bilingue. Il bilinguismo, essendo un oggetto di studio complesso, ha provocato la diffusione di falsi miti e stereotipi dovuti alla non conoscenza del fenomeno. In parte queste credenze si sono diffuse dopo l'esito di alcune ricerche che sono state successivamente criticate per la metodologia non adatta e per questo confutate.
Alcuni di questi miti, sono tutt'ora presenti e diffusi, alcuni di questi sono: il bilinguismo può causare ritardi, provocare confusione tra le lingue che verrebbero mischiate, se introdotto in età precoce può essere dannoso per lo sviluppo del bambino o richiedere uno sforzo cognitivo troppo forte per un cervello così giovane e infine pensare che due lingue tolgano spazio e risorse allo sviluppo cognitivo generale.

Antonella Sorace, ne "Un cervello, due lingue: vantaggi linguistici e cognitivi del bilinguismo infantile" ci spiega perché queste supposizioni siano sbagliate. Ella sostiene che in aggiunta a benefici ben noti,come l’accesso a due culture, la maggiore tolleranza verso le altre culture, e gli indubbi futuri vantaggi sul mercato del lavoro,il bilinguismo conferisce benefici molto meno conosciuti, ma forse anche più importanti, sul modo di pensare e agire in diverse situazioni.

Per la studiosa, il cervello è perfettamente in grado di ‘gestire’ due o più lingue simultaneamente fin dalla nascita (basti pensare che in molte parti del mondo è perfettamente normale crescere 
multilingui). L’esperienza di gestire due lingue fin dall'infanzia si riflette in una serie di effetti positivi in ambiti sia linguistici che non linguistici. Uno di questi effetti è una maggiore conoscenza spontanea della struttura del linguaggio. I bambini bilingui hanno infatti una maggior abilità nel distinguere tra forma e significato delle parole. Inoltre la conoscenza intuitiva della struttura delle lingue avvantaggia i bambini bilingui nell'apprendimento di una terza o quarta lingua.
Per Sorace un altro beneficio poco noto del bilinguismo è una maggiore e più precoce consapevolezza che altre persone possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla propria. Inoltre il bilinguismo si collega ad aspetti cognitivi più generali riguardanti il controllo esecutivo sull'attenzione. La ricerca ha dimostrato che i bilingui sono di solito avvantaggiati, rispetto ai coetanei monolingui, nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando entrambi i compiti richiedono attenzione selettiva e capacità di ignorare fattori interferenti.

Ci sono ancora dibattiti tra gli studiosi su quali siano gli effettivi vantaggi e svantaggi dell'essere bilingui. Alcune ricerche suggeriscono una problematica riguardante un vocabolario più ridotto rispetto ai monolingui, ma non ci sono ancora posizioni chiare a riguardo.
In ogni caso, si può affermare con certezza che i vantaggi legati all'essere bilingue superino chiaramente gli svantaggi.

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